60 secondi di saper fare - Ortica pianta dai tanti usi e stagioni di Elena Parmiggiani - Consapevole n.23
L’ortica è una pianta perenne che molti conoscono per le sue proprietà urticanti, da cui deriva il nome latino, Urtica dioica. È una pianta ricoperta da migliaia di microscopici aghi di silice contenenti per lo più acido formico e stamina,due proprietà che contribuiscono a provocare il fastidioso prurito che si scatena quando la nostra pelle entra a contatto con le foglie e lo stelo. Crescendo su un suolo ricco e umifero, è una pianta ricca di ferro, bromo, rame,manganese, silice e zinco, calcio, potassio e zolfo, vitamine C, A, B1, B2, E e K. È habitat e cibo per numerose specie di insetti, tra cui coccinelle, farfalle e falene. Nell’industria può essere utilizzata come fibra per tessere (ha n filamento più fine del lino, quindi più morbido), in agricoltura come concime liquido per altre piante, insetticida, pacciamatura, cibo per animali e uccelli, attivatore del compost, fungicida, pianta da consociazione perché ospita molti insetti benefici tra cui coccinelle, vespe solitarie e sirfidi (simili alle mosche). L’uomo utilizza l’ortica da migliaia di anni in cucina, dove trova ancora molteplici usi: possiamo usarla al posto degli spinaci per colorare la pasta, per fare deliziosi sformati e frittate, per i noti tortelli, per una tisana salutare, al posto dell’origano nella salsa di pomodoro per la pizza, nel pane, nei biscotti e per un bagno rilassante. Di solito si consiglia di raccogliere le foglie novelle in primavera, quando sono tenere e ricche di minerali e clorofilla, lavandole e asciugandole, che poi potrete utilizzare fresche, secche o surgelate.
L'ortica in autunno
Come utilizzare l’ortica adesso
che arriva la brutta stagione e le piante sono immangiabili?
Proprio in autunno sull’ortica sono presenti i numerosissimi
semini, che hanno proprietà toniche
ed energizzanti e aiutano a
mineralizzare l’intero organismo.
In alcuni casi, è utile mangiare
un pizzico di semi tritati (sì, avete
letto bene, un pizzico) al giorno
per un mese, magari mettendolo
nel muesli la mattina, per ristabilire
l’equilibrio e ridare energia a
chi è un po’ stressato.
I semi si possono raccogliere
sia verdi che maturi (hanno un
colore marroncino chiaro), si
fanno seccare disponendoli in
uno strato sottile all’ombra. Una
volta secchi, possono essere
tritati e aggiunti al sale marino
integrale, o di ottima qualità
come l’Himalayano (disponendo
1 parte di sale e 4 o 5 parti di
semi, a vostro gusto), oppure al gomasio (semi di sesamo e sale).
Sono ottimi anche per insaporire
insalate, zuppe, minestre e crostini
direttamente nel piatto.
Un altro modo per utilizzare i
semi di ortica è quello di farne
una tisana o un infuso e poi berlo
senza filtrare. Alternativamente
si può provare ad assaggiarli
così come sono, ma hanno una
consistenza un po’ sabbiosa che
può non piacere.
Avvertenza!
Se sapete di avere allergie o intolleranze all’ortica, non
mangiate nemmeno i semi.
Trattandosi di semi che
contengono un concentrato
di proteine, minerali ecc.,
provate ad assaggiarne solo
4 o 5, prima di prenderne un
pizzico al giorno, e poi, ponete
attenzione nei giorni successivi ai
messaggi che vi manda il vostro
organismo. Non mangiateli se
non vi piacciono oppure se avete
nausea o altri sintomi spiacevoli.