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Unguento Emolliente Soft

di Elena Parmiggiani, 18 dicembre 2013

 

Ingredienti 

20% cera d'api

80% olio evo

o.e. lavanda e limone (in un pizzico di caolino oppure un cucchiaino di olio di mandorle dolci)

attenzione: l'olio essenziale di limone rende fotosensibili e può causare danni alla pelle.

Uso farmaceutico e cosmetico della cera oggi Oggi la cera viene usata per le sue proprietà cicatrizzanti, antiinfiammatorie, per ascessi,  e bruciature, screpolature, in impiastri caldi per artrosi e affezioni reumatiche e alcuni tipi di nevralgie, per facilitare il transito intestinale, per rinforzare le medicazioni periodontali. Inoltre viene utilizzata per prendere lo stampo dei denti nella realizzazione di protesi dentarie, entra nella composizione di supposte e dà alle pastiglie il loro aspetto liscio e lucido. In cosmesi ha un’azione soprattutto sulla pelle delicata, soprattutto se deidratata e devitalizzata; pulisce l’epidermide e nutre la pelle. Entra a far parte di creme struccanti, creme emollienti e protettive, creme da massaggio, ombretti, mascara, matite per labbra, lucidalabbra. Fin dai tempi di Galeno è ingrediente fondamentale delle “cold cream”. Alla formula originaria (olio vegetale, acqua di rose e cera) al giorno d’oggi viene aggiunto un agente alcalinizzante (di solito il tetraborato sodico) che determina le proprietà emulsionanti degli acidi grassi liberi della cera. Più recentemente si è sostituito al tetraborato sodico il solfato di magnesio, che dà origine a emulsioni più stabili. La ricetta della “cold cream”: La particolarità di questa crema è che, pur essendo a base grassa, ha una notevole azione rinfrescante dovuta all'evaporazione dell'acqua. Per questa ragione, le venne dato il nome di cold cream. La ricetta originaria prevedeva la fusione della cera d'api, nella quale, dopo aver aggiunto 3 parti di olio d'oliva nel quale erano stati messi in infusione petali di rosa, veniva incorporata la maggior quantità d'acqua possibile. Questa preparazione fu inclusa nella Farmacopea Londinese (1618), e nel 1914 venne modificata con l'aggiunta di una piccola quantità di borace: cera d’api 18%, olio di mandorle dolci 61%, Acqua di rose 20%, Borace 1%. La preparazione viene effettuata a caldo in modo da fondere la cera e ad essa si addiziona l'olio e l'acqua contenente il borace. Nelle varianti successive sono state introdotte lanolina, olio minerale anziché vegetale, spermaceti ecc. Tentativi di perfezionare la formula hanno portato a: Cera d’api 15%, Olio Minerale 50%, H2O 34%, Borace 1%, che, volendo usare un olio vegetale, è stata modificata così: Cera d’api 12%, Olio di Mandorle 67%, H2O 20,3%, Borace 0,7%.buon divertimento!

Avvertenza: non usare mai la glicerina in percentuale superiore al 5%. Secca la pelle e rivina le preparazioni.